lunedì 20 aprile 2009

Posta Elettronica Certificata (PEC): la nuova frontiera della comunicazioen elettronica

Salve Mondo...

credo che in Italia, finalmente possiamo considerarci protagonisti di una svolta che definire epocale non è del tutto improprio: la PEC è finalmente entrata a regime, e già in Italia ci scambiamo milioni di messaggi fra le aziende, i professionisti, la pubblica amministrazione e gli enti governativi, utilizzando uno strumento come la PEC che è un vanto per la nostra nazione.

Non vi nascondo, che inizialmente sentendo parlare di PEC non provavo molto interesse per la cosa. La PEC è una creatura tutta italiana, venuta fuori dai laboratori del CNIPA, un ente governativo: Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione.

Avendo di recente modo di approfondire la cosa, ho notato che i punti di interesse sono realmente tanti:

1) è un progetto opensource, basato su Linux (e già solo questo mi ha fatto aumentare di colpo l'interesse) realizzato in perl.

2) è l'unico sistema, che da la certezza dell'avvenuta consegna di un messaggio, presso la casella di posta del destinatario. Un pò come avviene con la raccomandata con ricevuta di ritorno. Solo che nel caso della PEC, la ricevuta di ritorno, arriva dopo pochissimi secondi.

3) assieme alla notifica di avvenuta consegna del messaggio nella casella di posta del destinatario, arriva pure una certificazione del contenuto che abbiamo inviato. Quindi non solo abbiamo la certezza della consegna del messaggio, ma abbiamo pure una prova avente valore legale del contenuto che abbiamo inviato, al pari di un atto giudiziario, inviato per raccomandata A.G.

4) è materialmente impossibile ad uno spammer, inviare messaggi spazzatura su una casella PEC. Le caselle PEC, sono infatti protette, e possono soltanto ricevere messaggi da parte di altri utenti PEC. Quindi per uno spammer internazionale, la PEC rappresenta uno scoglio insormontabile, in quanto non si possono mandar messaggi da una casella e-mail tradizionale ad un indirizzo PEC. Viceversa invece è possibile.

5) Il costo di una casella PEC è di 5 euro + iva annui, e si possono inviare tutti i messaggi che si vogliono, del tutto gratuitamente, a qualsiasi ente pubblico, professionista, azienda, ente governativo. Entro Novembre 2009 tutti i professionisti avranno una casella di PEC; entro Novembre 2011 tutte le aziende costituite prima del 2008 avranno una PEC. Tutte le aziende di nuova costituzione, dovranno nascere e comunicare da subito la PEC alla camera di commercio.

Insomma, almeno in Italia, abbiamo finalmente la possibilità di comunicare in forma SICURA, elettronica, gratuitamente fra di noi, con la pubblica amministrazione, con i professionisti e con le aziende.

Complimenti al CNIPA da parte di "tekhnologhia.blogspot.com" e come credo da parte dei milioni di italiani, che finalmente potranno comunciare elettronicamente, in forma certa e sicura, senza l'assillo di andare a controllare se qualche messaggio è andato a finire nel filtro antispam. Credo che diventerà un ricordo del lontano passato.

Se possiamo paragonare le nuove forme di comunicazione, a quelle tradizionali, io direi che l'e-mail tradizionale assomiglia alla posta prioritaria, mentre la PEC assomiglia alla posta raccomandata.

Poi è ovvio che potremo continuare ad usare la vecchia casella e-mail tradizionale, ancora per qualche annetto, cosi' per gioco, svago o per comunicare con l'estero.

Ma ci auguriamo che prima o poi, anche i paesi europei si adegueranno al sistema PEC, o perlomeno creeranno un qualcosa di simile, ed interoperabile con la PEC italiana.

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