venerdì 20 agosto 2010

Puntatori laser illegali

Salve Mondo.

3 Anni fa, esattamente nel mese di Agosto del 2007, scrissi un articolo relativo ad un nuovo fenomeno all'epoca del tutto nuovo, ma che si cominciava a presentare in tutta la sua potenziale pericolosità: la commercializzazione indisturbata di PUNTATORI LASER ILLEGALI, nelle bancarelle delle fiere di paese, articolo che si può raggiungere al seguente link: http://tekhnologhia.blogspot.com/2007/08/puntatori-laser-fuorilegge.html

Da allora ad oggi, le autorità hanno fatto migliaia e migliaia di sequestri di puntatori laser in tutta Europa (clicca qui), ma il fenomeno, nonostante la stretta repressiva delle autorità, fatica a ridursi, e ancora oggi possiamo leggere nelle cronache di  bambini ed adulti che indisturbati puntano tali raggi di luce intensissima e dannosissima verso animali, persone, veicoli, etc...

Innanzitutto vediamo come mai i puntatori laser superiori a 1 mW sono illegali, ed a quali sanzioni va incontro chi li produce, importa, commercializza o acquista. Premettiamo che i diodi laser di potenza fino ad 1 mW rientrano in classe 1 e 2 secondo la classificazione in base alla norma CEI  60825. I laser di potenza superiore ad 1 mW appartengono alla classe 3 e superiori, e sono illegali se venduti al pubblico sotto forma di puntatori o penne laser. Le norme CEI sono acquistabili presso http://www.ceiuni.it/

1) I diodi laser, montati sotto forma di "puntatori laser", ovvero oggetti maneggevoli a forma di penna, che emettono luce laser senza apposite schermature e protezioni, non possono essere prodotti, importati o venduti se superano 1 mW di potenza (sono consentite le classi 1 e 2). In pratica, il D.P.R. 459 del 1996, art. 2 comma1, Allegato A,  ne regolamenta la produzione, impedendo di fatto la produzione di "penne laser" o "puntatori laser" con potenza superiore ad 1 mW

2) I "puntatori laser" sopra 1 mW non sono conformi alla norma CEI EN 60825 e quindi non possono essere marchiati CE (Direttiva 2004/108/CE, recepita in Italia con il Decreto Legge n°197 del 9/11/2007). Se non sono marchiati CE non possono essere commercializzati. Chi li vende rischia il sequestro (oltre alla violazione del codice penale, vedi punto 4) e chi li acquista, rischia una sanzione amministrativa oltre al sequesto e la distruzione dell'oggetto.

3) I puntatori laser sopra 1 mW sono dei prodotti pericolosi, in base al Codice del consumo, Dlgs 206/2005, art 102 e successivi e in quanto tali vanno sequestrati e distrutti. Inoltre, anche qualora fossero di potenza inferiore a 1 mW (e quindi rientranti in classe 1 e 2) devono essere accompagnati da chiare istruzioni in italiano e da avvertenze circa la pericolosità dell'oggetto, in base all'Art. 9

4) I puntatori laser sopra 1 mW (con la sola esclusione di quelli chiaramente destinati a uso medico-scientifico) per chi li vende, fanno violare il codice penale. L'art. 650 del c.p.p., che viene contestato a chi importa, produce o commercializza puntatori laser di classe uguale o superiore a 3, per l'inosservanza dell'Ordinanza del ministero della salute 16 luglio 1998 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 167 del 20-07-1998. Il prodotto illegale, altresì, è soggetto a sequestro e successiva distruzione per via della pericolosità per la salute umana.
Circa il punto 4 va fatta una nota. Il Ministero della salute, nella sua ordinanza 16 luglio 1998, ha voluto evidenziare come i puntatori laser destinati ad uso medico-scientifico siano esclusi dagli effetti dell'ordinanza. Alcuni venditori, hanno pensato bene di appellarsi all'improbabile finalità scientifica di puntatori e penne laser di provenienza asiatica con potenza superiore ad 1mW per tentare di venderli liberamente come puntatori laser per uso "astronomico". Faccio notare, che in base alla norma CEI EN 60825 non è consentito in alcun caso produrre o importare "puntatori laser" o "penne laser" che possano danneggiare la vista durante il loro utilizzo (quindi superiori ad 1 mW). Quindi i puntatori laser superiori a 1 mW, per finalità diverse da quelle in campo medico-scientifico, non possono ottenere in alcun caso la certificazione CE e come tali non sono quindi commercializzabili. Inoltre, puntatori laser superiori ad 1 mW violano palesemente il D.P.R. 459 del 1996, art. 2 comma1, Allegato A. Come se non bastasse, puntare verso il cielo un laser di potenza superiore ad 1 mW potrebbe trasformarsi in attentato alla sicurezza del trasporto aereo, violando l'articolo 432 del codice penale. Quindi è evidente che nell'ordinanza del Ministero della Salute, nel 1998 si faceva riferimento a puntatori laser superiori ad 1 mW di potenza, destinati "esclusivamente" a finalità medico-scientifiche, e quindi incorporati in apparecchiature e dispositivi medici, per sole finalità terapeutiche e di ricerca scientifica, che in ogni caso per essere commercializzati oggi necessitano di marchio CE apposito (certificazione di conformità CE specifica per apparecchiature mediche). Un dispositivo medico-scientifico per uso sperimentale da laboratorio, richiede quindi una certificazione CE apposita, oltre alla rispondenza a tutta una serie di normative di sicurezza, che una penna-puntatore laser proveniente dall'Asia non potrà mai avere. Nessuna norma armonizzata CE, oggi consente la certificazione di un puntatore laser superiore ad 1 mW per uso astronomico.


Ma analizziamo dove si possono reperire tali oggetti illegali. Purtroppo il grosso della produzione mondiale di tali oggetti illegali, avviene indisturbato in Asia. Per qualche ignoto motivo, alcuni grossi paesi asiatici, nonostante facciano parte del WTO (World Trade Organization), consentono la produzione e l'esportazione dal loro territorio di "puntatori laser" con potenze sopra 1 mW e 5mW, nonostante essi siano oggetti la cui produzione è notoriamente vietata in gran parte del mondo. Da li, quindi, ogni giorno, superando con trucchi e raggiri le barriere ed i controlli doganali, entrano in Europa ed in Italia, "puntatori laser", importati in barba alla direttiva sicurezza macchine, alla direttiva sulla compatibilità elettromagnetica ed all'ordinanza del Ministero della Salute e quindi in violazione del codice penale.

Ma come fanno a comprare tali oggetti, se il commercio ed il possesso sono illegali? Molti venditori ambulanti abusivi, prevalentemente extracomunitari, vendono ormai "sotto banco" tali "armi ottiche". Non li espongono più come facevano anni fa in bella mostra sulle loro bancarelle (troppo spesso abusive) ma li nascondono nei loro borsoni, e li vendono su specifica richiesta;
altro canale illegale di approvvigionamento, sono i siti di aste online. Sui grossi portali di aste online, si vendono indisturbati puntatori laser illegali. Gli inserzionisti, apparentemente scrivono che sono conformi, da 1 mW ma nei fatti sono laser verdi ad alta potenza.
E per ultimo, ma non meno importante, è l'acquisto diretto tramite internet, sui siti dei fornitori asiatici. Dall'Asia si vendono indisturbati "armi ottiche" di elevata potenza, che passano indisturbate le frontiere, probabilmente all'interno di piccole buste e lettere, che esternamente sono molto discrete, e non riportano la natura del contenuto.
Le dogane purtroppo non riescono a controllare tutta la corrispondenza in arrivo dall'estero, in quanto al momento non sono in grado di controllare una tale mole di lettere provenienti dall'estero.

In ogni caso urgono misure urgenti e straordinarie sia a livello di WTO (World Trade Organization) per vietare la produzione e l'esportazione di puntatori laser ed "armi ottiche" oltre che nei paesi Occidentali, pure nei paesi Asiatici aderenti al WTO, che a livello di Agenzia delle Dogane per potenziare i controlli sulle merci e le lettere in transito presso i confini italiani ed europei.

Intanto negli Stati Uniti, alcune municipalità corrono ai ripari, emettendo proprie ordinanze, che prevedono il carcere (90 giorni) per chi fa uso improprio di puntatori laser, e una multa fino a 1000 dollari
Link alla legge: http://oceancitymd.gov/2010-25.pdf
Fonte: http://americancityandcounty.com/pubsafe/laser-pointers-restrictions-20100818/

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